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Americano, storia e preparazione del noto cocktail

Come spesso capita con i cocktail più famosi, anche le origini dell’Americano non sono certe, ci sono varie storie accreditate a riguardo.

Il suo nome potrebbe portare facilmente fuori strada, ma l’Americano è un cocktail 100% italiano, anzi probabilmente il primo cocktail del nostro Paese. Si tratta di una bevanda che ha diverse frecce al suo arco, è facile da preparare e molto gradevole da bere, specie all’aperitivo.

Una delle teorie che vanno per la maggiore relative alla sua nascita è quella che vede nell’Americano come un’evoluzione o comunque una variazione del MiTo, il cocktail Milano Torino, che i turisti americani erano soliti ordinare al bancone del Bar Gaspare Campari.

Siccome gli americani apprezzavano particolarmente la soda, chiesero di aggiungerla al MiTo e nacque così il nuovo cocktail, del quale comunque girano varie versioni, almeno dagli anni ’30.

La sua vicinanza al Negroni è notevole, ma è meno impegnativo, sia per chi lo prepara che per chi lo beve e quindi spesso vi è preferito.

Il cocktail Americano ha ovviamente una sua ricetta precisa e ben codificata, ma si presta anche a non poche interpretazioni e adattamenti, per prima cosa il suo sapore varierà in base al vermut o al bitter scelti e alle quantità degli stessi, che il barman potrebbe variare un po’ per andare a creare il bilanciamento di sapori che ritiene migliore.

Si tratta comunque di un grandissimo classico della miscelazione, meno alcolico di suoi parenti stretti e che tutti dovrebbero assaggiare almeno una volta nella vita. Inoltre è anche facile da preparare, il che non guasta mai, vediamo quindi di cosa avremo bisogno nel caso in cui decidessimo di servirlo agli amici o magari di preparare proprio per noi un buon Americano.

Ricetta dell’Americano e sua preparazione

Gli ingredienti dell’americano non sono molti e se si segue la ricetta si possono con una certa facilità ottenere buoni risultati, anche se non si è dei barman esperti.

  • 45ml di Bitter;
  • 45ml di Vermut dolce;
  • Acqua frizzante (o soda);
  • Twist di limone;
  • Una fetta d’arancia per guarnire;

Se si ha tutto l’occorrente si può passare alla miscelazione del drink. Per prima cosa bisogna raffreddare un tumbler basso, tenendolo il tempo necessario in congelatore, o in alternativa riempiendolo di ghiaccio, che in buon parte si potrà poi rimuovere, prima di iniziare a versare gli ingredienti, mantenendo solo qualche cubetto all’interno del bicchiere.

Con il bicchiere ben freddo si potrà iniziare, versando 45ml di Bitter e altrettanti di Vermut. Versare poi delicatamente un po’ di soda, o di acqua frizzante, sempre ben fredda.

Finito con gli ingredienti si potrà miscelare delicatamente, con un movimento dal basso verso l’alto, sarà importante creare un liquido omogeneo, assolutamente non stratificato. Errore piuttosto comune in chi prepara il drink per la prima volta.

Alla fine si potrà aggiungere un twist di limone (una scorzetta tagliata a spirale) e a piacere e opzionalmente, una fettina di limone o meglio ancora di arancia, che però andrà a rendere il cocktail un po’ più dolce e agrumato, cosa che non tutti apprezzano. L’Americano infatti è piuttosto amaro e così deve rimanere per soddisfare il suo pubblico. Proprio per il suo sapore e per il suo basso tenore alcolico è ottimo per un aperitivo tra amici e spesso preferito allo scopo, ad esempio al Negroni.

Nel Negroni la soda lascia il posto al gin, questo ovviamente impatta sul sapore e anche sul grado alcolico. C’è poi anche il Negroni Sbagliato, dove a sostituire la soda c’è il prosecco, anche in questo caso si tratta di un drink un po’ più impegnativo del nostro Americano.

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