Le microspie ambientali, note anche come cimici ambientali o semplicemente micro-spie, sono dispositivi di sorveglianza audio molto sofisticati ed evoluti. Consentono il monitoraggio remoto e discreto di ambienti privati e pubblici e trovano applicazione in diversi contesti, tra cui quello investigativo in primis.
Professionisti abilitati o semplici amatori possono acquistarne di ogni tipo, formato o grandezza. Ciò che conta è fare riferimento ad aziende specializzate in tecnologia per la sicurezza e per la sorveglianza per avere la certezza di acquistare prodotti realmente validi, durevoli e funzionanti.
Al giorno d’oggi, in rete, è facile fare acquisti di ogni genere e, proprio per questo, non conviene mai rivolgersi a venditori sconosciuti, soprattutto per prodotti “delicati” come le microspie ambientali.
Che cos’è una microspia ambientale?
È un sofisticato dispositivo di sorveglianza audio progettato per monitorare persone e ambienti in modo discreto. Grazie a dimensioni ridotte e diverse tecnologie di trasmissione, consentono di ascoltare e registrare suoni e conversazioni a distanza, senza essere individuate.
La caratteristica che le distingue da un banale registratore vocale, tipo quello presente su qualunque smartphone, è la dimensione della microspia che, come suggerisce il nome, può essere davvero molto piccola, nonché facilissima da nascondere.
Tipologie di microspie audio ambientali
Sul mercato è possibile trovare una grande varietà di dispositivi a seconda della finalità d’uso. Per esempio ci sono le microspie audio WiFi, che trasmettono suoni in tempo reale attraverso la rete WiFi, senza bisogno di una SIM card.
Oppure è possibile acquistare le microspie audio GSM, che consentono di ascoltare ciò che accade a distanza tramite una semplice telefonata da un cellulare. Infine troviamo le microspie audio criptate, cioè dotate di crittografia militare per proteggere le informazioni trasmesse e renderle inaccessibili a terzi.
Applicazioni delle microspie ambientali
Le microspie audio ambientali trovano impiego in diverse situazioni e settori. Le forze dell’ordine le utilizzano per intercettazioni ambientali e investigazioni sotto copertura. Le forze armate e i servizi di intelligence, invece, le adoperano per monitorare comunicazioni di soggetti sotto sorveglianza e proteggere asset strategici.
Nell’ambito familiare possono essere impiegate per monitorare comportamenti sospetti o proteggere i minori. In campo aziendale, invece, le microspie ambientali possono essere utilizzate a scopo preventivo per indagare su possibili attività illecite di dipendenti o soci.
Generalmente si affidano a questa tecnologia gli investigatori privati, specialmente nei casi in cui è necessario produrre prove molto specifiche per conto dei loro clienti.
Quadro Normativo in Italia sull’Utilizzo delle Microspie Ambientali
In Italia l’utilizzo di microspie ambientali è regolamentato dalle leggi sulla privacy e dalle normative relative alle intercettazioni delle comunicazioni. L’installazione e l’utilizzo di tali dispositivi senza il consenso delle persone coinvolte possono costituire una grave violazione della privacy e, in alcuni casi, configurarsi come un reato penale.
Nello specifico l’articolo 615-ter del Codice Penale italiano prevede che chiunque intercetti o registri abusivamente comunicazioni tra altre persone, o divulghi o fa uso delle informazioni così ottenute, sia punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Pertanto è fondamentale essere consapevoli dei rischi a cui si va incontro facendo un uso illecito delle microspie per finalità o scopi privati.
Il nostro consiglio è quello di consultarsi con un avvocato specializzato o con un investigatore privato abilitato dal Prefetto. Solo con un uso legale e consapevole di queste tecnologie si possono evitare possibili e spiacevoli conseguenze legali e risolvere controversie o problematiche per le quali, com’è noto, è altamente sconsigliato “fare giustizia” per conto proprio.