Molti amori, amicizie o più in genere relazioni oggi nascono e si alimentano anche grazie ai più diffusi social network.
Il digitale ha ampliato non poco le nostre opportunità di relazionarci con chiunque, potenzialmente in ogni parte del mondo, senza più limiti geografici o temporali, ha però inevitabilmente anche aperto a scenari potenzialmente preoccupanti.
Raccontare qualche bugia, magari per far colpo su una ragazza o un ragazzo che ci piace, non è certo una novità, lo si faceva ben prima di Internet o dei social. Ora però tra messaggini e foto spesso ritoccate, il fenomeno prende ben altre proporzioni e spesso è davvero difficile, una volta prese le distanze dal digitale, capire cosa è reale e cosa non lo sia.
Online molti cuori si sono infranti davanti a profili fasulli, spesso nati per degli scherzi crudeli, ma che in alcuni casi nascondevano anche vere e proprie truffe. Tutto questo ha un nome, si parla di “catfish” (letteralmente pesce gatto in inglese).
Sul fenomeno è stata realizzata anche una longeva serie di docu-reality, che dal 2012 ad oggi racconta al pubblico televisivo alcune storie di persone che si sono trovare a chattare e in alcuni casi ad innamorarsi di finti profili.
Smascherare queste false identità e cercare di capire cosa ha portato qualcuno a crearle, è lo scopo del programma arrivato alla sua ottava edizione.
Quel che è certo è che, nonostante praticamente tutti abbiamo uno smartphone in tasca, che ci apre ad un mondo di opportunità e connessioni, in genere a nessuno viene spiegato come usarlo e a cosa fare attenzione.
Un investigatore privato potrà fare chiarezza su un eventuale profilo social fake, ma in caso di dubbi, prima di attivare un professionista sarà sempre bene prestare attenzione a chi mostra un improvviso e profondo interesse per noi, senza conoscerci e andranno evitati errori banali, ma estremamente comuni, come inviare denaro, foto intime o informazioni personali a chi ce le chiede via messaggio, senza aver opportunamente verificato prima che dietro ad una foto e un nick name ci sia una persona reale e che corrisponde a quello che si vede online.
Capita spesso che chi crea una falsa identità non si limiti a migliorarsi leggermente, ma crei un personaggio del tutto nuovo e anche molto distante dal vero. Uomini di mezza età che si fingono ragazzine, persone povere che si fingono ricche, stranieri che si fanno passare per italiani e viceversa.
Dietro al filtro di un dispositivo, ci si può inventare un personaggio che può servire solo per passare il tempo a danno dei sentimenti di qualcuno, ma anche per mettere in essere una condotta criminale, cercando ad esempio di estorcere informazioni o denaro.
La facilità e la naturalezza con cui i più utilizzano gli strumenti informatici, in genere non fa tenere la guardia sufficientemente alta, bisognerebbe iniziare a farsi qualche domanda in più e ad allenare il dubbio.
Delle amicizie virtuali possono nascere esistere e continuare nel tempo, all’insegna della più totale trasparenza, ma prima di investirci molto tempo e magari sentimenti importanti, sarà bene fare le opportune verifiche. In caso di campanelli d’allarme preoccupanti, come ad esempio un’improvvisa richiesta di denaro, sarà sempre bene interrompere i rapporti.